Potere legislativo esecutivo e giudiziario in Brasile
Il potere legislativo brasiliano viene gestito mediante due camere: il Senato, formato da 81 membri, e la Camera dei Deputati, composta da 513 membri. Tutti i membri sono eletti direttamente dal popolo e i mandati hanno la durata di 8 anni per quanto riguarda il Senato e di 4 anni per quanto concerne la Camera dei Deputati. Al Senato partecipano tre senatori per ogni Stato, compresi quelli del Distretto Federale di Brasilia.
Il Presidente della Repubblica è il capo assoluto dell’esecutivo statale; i Ministeri e le Segreterie Speciali sono gli organi che lo affiancano. I ministeri propongono e rendono attivo tutto ciò che ruota intorno alle politiche pubbliche e i loro ambiti specifici. Il Presidente della Repubblica è sia il capo del governo che dello Stato: gestisce gli affari di stato, elabora proposte di legge che sono sotto la sua giurisdizione ed ambito e sottoscrive quelle attive. Tutto quello che viene promulgato dal Presidente e dalla sua squadra di governo dipende in larga parte dalla sua posizione politica, che viene descritto, durante la campagna pre-elezioni, in uno schema programmatico.
La Costituzione vigente prevede la durata in carica del Presidente per 4 anni, con la possibilità di essere eletto di nuovo. L’iter elettorale si articola in 2 turni, ma il secondo viene attivato solo qualora uno dei candidati non arrivi alla metà più uno delle preferenze. Sebbene l’assetto brasiliano sia di tipo presidenziale, sancito per mezzo del referendum del 21 aprile del 1993, la carica di Presidente della Repubblica non deriva dalla fiducia riposta dal comparto legislativo, e può essere destituita solo dalle decisioni del Congresso, e solo in casi eccezionali. Qualora la carica presidenziale divenga vacante, il vicepresidente fa le veci del capo di Stato sino alla fine del mandato. Se anche il vicepresidente è impossibilitato a svolgere questo ruolo, i presidenti della Camera dei Deputati, del Senato e del Tribunale Supremo Federale vengono investiti dei poteri presidenziali.
I conflitti interni alla società vengono risolti dall’organo giudiziario brasiliano. I processi si svolgono secondo le norme emanate dalla Costituzione. Il potere giudiziario si articola in due livelli: quello statale e quello federale, mentre gli organi municipali non detengono un sistema giudiziario; essi fanno ricorso ai sistemi statali dell’Unione, quando ne hanno bisogno.
Il diritto/dovere al voto è organizzato secondo il sistema del suffragio universale, per cui tutti coloro che godono della cittadinanza hanno la possibilità di esercitarlo; inoltre, il voto è obbligatorio per i soggetti alfabetizzati che hanno dai 18 agli 70 anni, mentre è facoltativo per gli analfabeti, i sedicenni e diciassettenni, oltre che per gli anziani con più di 70 primavere alle spalle. I candidati a ogni elezione devono far parte obbligatoriamente di una fazione politica ufficialmente accreditata dal Tribunale Superiore Elettorale. Il candidato che riceve la maggioranza dei voti nelle elezioni presidenziali o statali viene investito del titolo; qualora nessun candidato raggiunga questa soglia, viene svolto il ballottaggio venti giorni dopo. Il ballottaggio ha come protagonisti i due candidati che nel primo turno hanno ricevuto più preferenze.