In Brasile, più si sale verso nord e più le famosissime feste che si tengono in ogni occasione, soprattutto durante il Carnevale, sono animate e frizzanti. Questo modo di vivere gioioso ed esuberante viene vissuto anche nella vita di tutti i giorni: sulle spiagge, nei locali di musica dal vivo, durante le partite di calcio o semplicemente passeggiando per le strade. A questa gioia si contrappone però un senso nostalgico, la celebre saudade (nb: si pronuncia saudàgi), pieno di nostalgie e rimpianti, che trova la sua massima espressione nelle canzoni più datate di bossa nova, uno tra i generi più celebrati di musica brasiliana.
Carattere nazionale
I contrasti che si possono vedere in Brasile sono in molti casi insanabili. Un esempio di questo è l’ambiente stesso in cui il popolo brasiliano vive: le stupende spiagge, le ricche montagne e soprattutto le lussureggianti foreste sono in una continua fase di distruzione, prima tra tutte l’Amazzonia: questo accade sotto gli occhi, molto spesso indifferenti, degli abitanti. Un altro esempio è rappresentato dall’armonia tra le varie razze che popolano il Paese, ormai riconosciuta da tutti i brasiliani e non solo con grande orgoglio: analizzando più in profondità, ci si rende conto che in realtà le persone di colore siano ancora poco presenti sia nella politica che nelle posizioni economicamente di prestigio, e che le persone più povere del paese sono spesso di colore.
Tra le classi diverse sociali si possono notare le contraddizioni più profonde: i poveri e i ricchi si trovano molto spesso a vivere a stretto contatto, geograficamente vicinissimi, a volte divisi solo da una strada o da un muro che separa una favela da una zona residenziale. Anche per questo non è inusuale sentire parlare di violenza nella società brasiliana: una buona parte degli abitanti sia di Rio de Janeiro (i cariocas) che di São Paulo (i paulistanos) è stata vittima di almeno un'aggressione o una rapina nella vita, e di fronte a questo problema enorme di solito l'atteggiamento che tengono è di rassegnazione, di impotenza. La rassegnazione è proprio un tipico carattere della personalità brasiliana: si pensa che sia dovuto ad un’eredità lasciata a causa della dittatura che per 20 anni (dal 1964 al 1984) ha pesato sugli abitanti del paese, rendendoli docili e sottomessi. I brasiliani sono comunque sempre stati poco aggressivi, fin da quando si è fondata la repubblica. È stato l’unico paese in tutta l’America Latina a non avere avuto vittime per ottenere la propria indipendenza e fu solo a partire dal 1888 che venne abolita la schiavitù, l’ultimo tra tutti i paesi delle Americhe, senza aver dovuto affrontare battaglie o duri scontri.
Sempre a causa dell'eredità dalla dittatura, la burocrazia brasiliana è famosa per la sua inefficienza, e tutti sono ormai abituati a convivere con questa situazione.
Quello brasiliano è però anche un popolo che non si abbatte facilmente e che riesce a trovare soluzioni ingegnose e alternative ad ogni problema: è per questo che, se si vuole oltrepassare un ostacolo burocratico ufficiale, si può ricorrere al jeitinho, il modo tipico brasiliano di ricorrere a qualche espediente e risolvere la situazione con ottimismo e del buonumore.